martedì 13 gennaio 2015

24 - La fine del viaggio

E così si conclude questo blog, cari lettori, che si proponeva di analizzare i due elementi (e, in un caso, "alimento"), ormai a noi ben noti, protagonisti di uso quotidiano al fine di scoprire aspetti di essi che non ci erano noti o che forse ci erano solo sfuggiti fino ad ora.

Voi lo sapevate cosa usavano prima dell'odierno cucchiano? O come viene impiegata la colza è protagonista di numerosi dipinti per i suoi colori sgargianti? Io sinceramente non ne ero al corrente prima di cimentarmi nella ricerca. Anzi, a dirla tutta, la colza manco sapevo come fosse fatta.

Ora di queste due cose conosciamo:
i loro nomi, quelli scientifici, dialettali e in altre lingue; (1,2)
le mitologie che le vedono da protagoniste; (1,2)
i proverbi in cui compaiono; (1,2)
le canzoni a loro dedicate; (1,2)
la loro geografia e le zone di maggior consumo/produzione; (1)
il loro utilizzo in cucina e una facile ricetta; (1)
le loro tavole naturalistiche con gli elementi che la compongono; (1)
gli artisti che da loro hanno preso ispirazione; (1,2)
le copertine dei libri e dei CD dove compaiono; (1,2)
le sensazioni che trasmettono ai nostri sensi, come colore, gusto e olfatto; (1)
i miei esperimenti con esse per capirne gli altri utilizzi; (2)
le mie personali esperienze estetiche con video musicale in allegato; (2)
le loro mappe concettuali, un brain storming e i suoi collegamenti; (1/2)
i loro possibili sei gradi di separazione; (1/2)
in che materiali venivano utilizzati una volta e in quali ai giorni nostri; (2)
gli unici principi nutrizionali e loro valori; (1)
i loro processi di lavorazione/produzione; (1,2)
alcuni dei brevetti reperibili; (2)
alcuni quadri proposografici, volti noti nella storia per averne un qualche legame; (1/2)
una mia personale galleria fotografica delle esperienze dirette; (2)
una serie di link ai maggiori rivenditori e ai loro cataloghi. (2)

Questa ricerca aveva l'intento di risvegliare l'interesse per ciò che si crede di conoscere ma che in realtà non conosciamo affatto. In più, oltre ad ampliare il mio bagaglio culturale, ho dato l'occasione ad altri di farlo sull'argomento, in pillole brevi e leggere.

Inoltre lascio il link che porta all'elenco degli altri oggetti analizzati dai miei compagni.

Spero sia servito a voi quanto a me!
Per qualsiasi dubbio troverete la barra di ricerca in alto a destra e il mio contatto poco più sotto.
Invito anche voi altri ad approfondire ciò che desiderate conoscere più a fondo, di qualunque oggetto si tratti.

Buona ricerca.

mercoledì 10 dicembre 2014

23 - Cataloghi

Ecco alcuni cataloghi reperibili online di marchi e modelli di cucchiaini in vendita:

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http://www.ikea.com/ch/it/search/?query=cucchiaini
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http://www.fratelliguzzini.it/prodotti?t=27

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http://www.brandani.it/it/linea-tavola/tav14/posate-e-coltelli
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LOVEThESIGN - Be Cool, Stay Home

http://www.lovethesign.com/search/results/cucchiaini

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martedì 18 novembre 2014

22 - Galleria fotografica delle esperienze dirette

Breve galleria fotografica di un cucchiaino in alluminio.

Le seguenti foto/video sono state effettuate in casa, utilizzando una fotocamera 16Mpixel, il giorno 19/11/14, ore 19.30.

Cucchiaino su tovaglia a fiori
Pausa merenda: yogurt e cucchiaino
Suoni con bicchieri e cucchiaino
Video in allegato: suoni con bicchieri e cucchiaino

Catapulta + Cucchiaino = "cucchia"pulta!

21 - Quadri prosopografici

Cos'è la prosopografia?
E' uno studio volto a raccogliere le notizie disponibili sui personaggi di un dato ambiente in un determinato periodo al fine di individuarne le caratteristiche comuni e ricostruirne le carriere, il profilo sociale o altri elementi della biografia.
Di seguito vengono quindi elencati alcuni volti noti per aver una qualche affinità con i nostri oggetti.
  • Prosopografia della colza
Jules Breton


Louis Aimé Aldolphe Jules Breton (Pas-de-Calais, 1º maggio 1827 – Parigi, 5 luglio 1906) è stato un pittore e poeta francese.

Di formazione accademica, realista e naturalista, Jules Breton è stato uno dei primi illustratori della vita rustica, soprattutto nella provincia di Artois. I suoi lavori iniziano attorno al 1848, un periodo di forti sconvolgimenti sociali e politici.

Pur essendo lontano dalle forti tematiche sociali di Courbet o dal realismo poetico tinto di pessimismo di Millet il suo stile nel rappresentare singole figure femminili di contadine poste contro il sole al tramonto in un paesaggio ha avuto molto successo, specialmente negli Stati Uniti. Qui riportiamo una di queste avente come soggetto proprio la colza: The Colva (Harvesting Rapeseed) del 1860.

The Colva (Harvesting Rapeseed) 
by Jules Adolph Aime Louis Breton, 1860
E 'stato uno dei più noti pittori del suo tempo in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti, vincendo numerosi riconoscimenti ai vari Saloni dove espose. Tra i suoi ammiratori vi era anche Vincent van Gogh.

Fonti:

Jules Breton Wiki
Treccani - Jules Breton

Rudolf Diesel


Rudolf Christian Karl Diesel (Parigi, 18 marzo 1858 – Canale della Manica, 30 settembre 1913) è stato un inventore tedesco, famoso per l'invenzione del motore che ne porta il nome.

Dopo essersi diplomato brillantemente nel 1880 presso la Technische Hochschule di Monaco, tra il 1880 e il 1890 Diesel cercò di trovare un più efficace sostituto per il vapore come mezzo fluido da usare nelle macchine termiche. Giovandosi di una notevole preparazione teorica di tipo matematico e fisico, Diesel riuscì a progettare un motore che aveva un rendimento superiore a quello della macchina a vapore e del motore che Nikolaus August Otto aveva inventato di recente.

Il motore venne brevettato nel 1892, ma fino al 1897 non venne realizzato alcun esemplare che funzionasse in modo del tutto soddisfacente. Durante il resto della sua vita Diesel si sforzò di introdurre il suo motore in tutto il mondo, ma fu sempre afflitto da problemi relativi alla fabbricazione, alle licenze e ai finanziamenti. Mentre era in viaggio alla volta dell'Inghilterra (1913) cadde in mare e morì. Negli anni seguenti il motore Diesel ha acquistato sempre maggiore importanza come generatore di potenza per macchinari e mezzi di trasporto.

Il motore Diesel venne originariamente pensato alla fine dell'800 dal suo inventore per funzionare con olio vegetale, ma in seguito fu sostituito dall'olio minerale detto gasolio diesel. Oggi si è riscoperto che l'olio di colza, opportunamente trattato e trasformato in biodiesel, può essere utilizzato come biocarburante per i motori Diesel. Durante la seconda guerra mondiale venne usato come carburante per veicoli nautici a causa delle difficoltà ad approvvigionarsi carburanti petroliferi.

Fonti:

Rudolf Diesel Wiki
NGK - Funzionamento motore diesel


Ronald McDonald


Ronald McDonald è un personaggio immaginario abbigliato da clown, è uno dei simboli della compagnia di fast food McDonald's Corporation.

Nel 1962, al fine di fidelizzare le famiglie e soprattutto i bambini, un negozio in franchising di Washington D.C.sponsorizzò uno spettacolo per bambini battezzato Bozo's Circus (il Circo di Bozo). Bozo il clown era un personaggio in franchising, interpretato a Los Angeles da Willard Scott.
Quando lo spettacolo fu annullato Scott fu assunto per rappresentare la nuova mascotte di McDonald's, Ronald McDonald, nei primi tre spot televisivi che includevano il personaggio, nel 1963. Il personaggio venne poi diffuso in tutto il resto degli Stati Uniti grazie ad una campagna pubblicitaria.

Il brand è sempre stato soggetto a grosse critiche sugli ingredienti da esso adoperati. Per porre in parte rimedio negli Usa McDonald’s ha lanciato la campagna “Our Food, Your Questions”: sul sito della multinazionale chiunque può fare domande (tipo: “Quali parti del manzo finiscono nel mio hamburger?”). http://www.mcdonalds.com/us/en/your_questions/our_food/ingredients.html

Un video dedicato alle patatine fritte fa vedere da dove provengono le patate, come sono lavorate, in che tipo di olio friggono, quanto sale contengono. L'olio di canola compare tra i 17 ingredienti usati per realizzare le loro patatine fritte. Di seguito l'elenco in lingua originale:
"potatoes, canola oil, hydrogenated soybean oil, safflower oil, natural flavour (vegetable source), dextrose, sodium acid pyrophosphate (maintain colour), citric acid (preservative), dimethylpolysiloxane (antifoaming agent) and cooked in vegetable oil (Canola oil, corn oil, soybean oil, hydrogenated soybean oil with THBQ, citric acid and dimethylpolysiloxane) and salt (silicoaluminate, dextrose, potassium iodide)"
(video in inglese, minuto 3.00 per tipologia di olio)


Fonti:

Ronald McDonald Wiki
McDonald's.com


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  • Prosopografia del cucchiaino
Oldenburg & van Bruggen

        

Claes Thure Oldenburg (28 gennaio 1929, Stoccolma) è un artista e scultore svedese naturalizzato statunitense, appartenente alla corrente della pop art.
Sua moglie Coosje van Bruggen (6 Giugno, 1942 – 10 Gennaio, 2009) era scultrice, storica dell'arte e critica.

Famose le loro sculture di oggetti a grande scala: tra questi spicca lo Spoonbridge and Cherry (Minneapolis Sculpture Garden, 1985-1988).

Il Minneapolis Sculpture Garden si trova di fronte al Walker Art Center.
Nella ricerca di un soggetto che fosse orizzontale e comprendesse gli elementi di una fontana, in modo da non dominare le altre sculture nel giardino, la scelta è ricaduta su il cucchiaio.

Forma e colore suggeriscono l'idea del pattinaggio su ghiaccio, un'attività molto popolare durante i mesi invernali a Minneapolis . La ciotola rialzata del cucchiaio, nella sua larga scala , quasi suggerisce la prua di una nave. Coosje, però, aveva sempre considerato la forma cucchiaio di per sé troppo passiva per un soggetto scultoreo, e scherzosamente cercò di dimostrarlo mettendo una ciliegia di legno con uno stelo a base di un chiodo in un cucchiaio trovato in studio, un atto che immediatamente "eccitò" il soggetto. La combinazione è stata ripetuta nel modello di presentazione per la scultura da giardino. Dallo stelo della ciliegia fuoriesce un getto d'acqua.

Fonti:
Oldenburg & van Bruggen.com


Uri Geller


Uri Geller (Tel Aviv, 20 dicembre 1946) è un personaggio televisivo israeliano, divenuto famoso per i poteri psichici che ha affermato di possedere.

Geller arrivò al successo negli anni settanta attraverso una serie di apparizioni televisive in cui, con alcuni esperimenti, affermò di aver dimostrato le sue capacità di telecinesi, rabdomanzia e telepatia, ritenendosi capace, in particolare, di poter piegare cucchiai, fermare o accelerare lancette di orologi ecc. Malgrado i prestigiatori siano in grado di produrre risultati identici usando i trucchi della magia da palcoscenico, Geller affermava che questi effetti erano causati dalla forza della propria mente e dai poteri della volontà.

Fonti:
Uri Geller Official Website

Inga Sempè

 

Inga Sempé è la vincitrice del concorso organizzato nel 2011 da Domus e Alessi per il 60 ° anniversario de Il Cucchiaio d'Argento, la rivista gastronomica più venduta al mondo. 

Il cucchiaio snello progettato da Inga Sempé ha due forme arrotondate - conca e manico- uniti da un collo stretto. Il cucchiaio si ispira all'osservazione di posate e utensili da cucina cari alla designer (ad esempio al cucchiaino danese con una ciotola rotonda usata come un bambino o a quelli da gelato con un manico piatto).

Per gli altri designer che hanno partecipato:


20 - Brevetti

Data l'enorme quantità di brevetti in proposito, qui di seguito si riportano tre brevetti, uno per secolo (rispettivamente dal IXX, dal XX e dal XXI) di cucchiaini,.

Il brevetto più vecchio al quale si riesce a risalire è del 1861 sotto dominio di Manuel Carranza (Havana, Cuba).
CLAIM:
"(...) To all whom it may concern:
Be it known that I, MANUEL CARRANZA, a citizen of Mexico, residing at Havana, Cuba, have invented and produced a new and original Design for a Spoon,'of which the following is a specification, reference being had to the accompanying drawing, forming part thereof, which represents a spoon decorated in accordance with my design.
(...) The bowl is represented as having artisti- 20 call y drawn thereon letters reading Recuerdo Habanaf but such decoration I do not claim as a portion of the design.

I claim a design for a spoon, substantially as here- 2 5 in shown and described."

Numero di pubblicazioneUSD21257 S


Passando al secolo successivo, si inizia a notare qualcosa di più originale: sotto il nome di Jack Yolles in data 21 Novembre 1951 si nota il brevetto di un inconsueto cucchiaio dotato di piccoli denti, progettato apposta per essere inserito nella frutta e cavarne l'interno.
CLAIM:
"(...) What I claim is:
In a spoon, a bowl having a handle, a plurality of elongated tapered tines integral with the bowl and positioned at the front thereof and diametrically opposite to the handle, said tines being sharpened on both edges and joined at their bases by arcuate cutting edges for initially cutting into citrus type fruit for removal of its sections, and a plurality of closely aligned cutting teeth in the form of saw teeth arranged integral with and along each lateral edge of the bowl, whereby reciprocating motion of the handle causes the teeth to fully separate fruit sections initially cut by the cutting edges of the tines."

Numero di pubblicazioneUS2647310 A


Il brevetto ai giorni nostri si usa anche per appropriarsi di una determinata decorazione o fantasia, più o meno semplice come quella sul cucchiaio di plastica di Tat Po Ng (?) del 2014.
CLAIM:
The ornamental design for a tri-stack hollow handle plastic spoon, as shown and described.


Numero di pubblicazioneUSD705604 S1


Fonti:
Google Patent Search
www.google.com/patents

lunedì 3 novembre 2014

19 - Processi di lavorazione della colza

Considerando che la resa media in semi del girasole si aggira attorno alle 2.6 t/ha (+/- 15%) si può calcolare che la resa per ettaro di olio raffinato è pari a circa 1 tonnellata. Tale relazione, seppure grossolana, è valida anche per il colza.
1 tonnellata di semi di girasole + 2,63 tonnellate di residui colturali
= 420 kg di olio grezzo + 580 kg di panello
= 390 kg di olio raffinato + 30 kg residui di processo



Oggi le tecniche di estrazione sono di tipo:
  • meccanico (normalmente a pressione)
  • chimico (a solvente,di solito esano).


Le principali fasi dell'estrazione possono essere così sintetizzate:

  • Pulizia

I semi, prima della lavorazione, devono essere separati dalle eventuali impurità (es.: ferro, pietrisco, terra ecc.) provenienti dalle operazioni di raccolta in campo e trasporto nei sili. L'operazione si rende necessaria per ottenere una buona qualità del prodotto e preservare l'integrità dell'impianto. I materiali metallici vengono facilmente eliminati con elettromagneti; per quelli non metallici, invece, si ricorre a vibrovagli.

  • Decorticazione

Elimina lo strato protettivo ligno-cellulosico (pericarpo) che caratterizza alcuni semi (es.: girasole). Questo non contiene olio e il relativo contenuto proteico è generalmente modesto. Conseguentemente, la decorticazione consente di diminuire la dimensione delle presse, la relativa abrasione e il quantitativo di solvente necessario.


I decorticatori sono essenzialmente di due tipi: a cilindro e a dischi. Il principio su cui operano è, tuttavia, analogo: leggera pressione sul seme per l'apertura del pericarpo e relativa separazione dalla mandorla mediante corrente d'aria. La decorticazione non è mai totale; tende, infatti, a raggiungere un compromesso fra eliminazione del pericarpo e perdita di sostanza grassa durante il processo.

E' da sottolineare che, mentre l'eliminazione del tegumento ligno-cellulosico dei semi di soia e di colza sia una pratica ricorrente, la sgusciatura del seme di girasole è ancora largamente disattesa, in quanto rallenta il processo di lavorazione e pone il grave problema dello stoccaggio e della utilizzazione dei gusci, un materiale povero e a basso peso specifico.

  • Macinazione

L'olio è contenuto nelle cellule oleifere, all'interno di organuli citoplasmatici, detti vacuoli. La rottura di queste strutture, mediante schiacciamento (per lacerazione o laminazione), determina un incremento della velocità di estrazione. Quest'ultima, in sintesi, è funzione dello spessore delle lamine di seme.
Di conseguenza, è conveniente sminuzzarlo il più finemente possibile. Lamelle troppo sottili, tuttavia, portano alla formazione di polveri che ostacolano il drenaggio del solvente nella relativa fase di estrazione.

  • Riscaldamento e condizionamento

Il primo aumenta la velocità di estrazione dell'olio e rende più efficiente il drenaggio della matrice proteica. Con il secondo si forma un film d'acqua sulla superficie del seme, in modo da favorire la diffusione dell'olio dall'interno verso l'esterno e determinare la rottura dei vacuoli residui.

Riscaldamento e condizionamento sono ottenuti con specifici dispositivi (cookers) che vengono sovrapposti alle presse.

  • Spremitura

Interessa solo i semi ad elevato contenuto in olio. 
Può essere totale o parziale: nel primo caso, la maggior parte dell'olio presente viene estratto in un solo passaggio; nel secondo, ne viene estratta una quantità minore e il residuo trattato chimicamente (estrazione con solvente) ottenendo una farina.

La spremitura totale, ottenuta impiegando presse continue, comporta un assorbimento di circa 45 kWh/t di seme e fornisce un panello (expeller) con residuo oleoso minimo del 5-12%. Nel secondo caso, invece, la spremitura lascia un contenuto in olio del 20-24%.

  • Prima depurazione

Le impurità più grossolane (frammenti di seme, farinette ecc.) sono rimosse con decantatori, vibrovagli o centrifughe
Le particelle più minute vengono invece eliminate con filtropresse.

  • Estrazione con solventi

La velocità di diffusione della sostanza grassa dal seme al solvente dipende da una serie di fattori legati dalla relazione:
log Q/Q0 = 0.0911 - 4.286 * D/(2*L)^2*t
dove:
  • Q = olio per unità di peso di seme dopo l'estrazione (%); 
  • Q0 = olio per unità di peso di seme prima dell'estrazione (%) ; 
  • D = costante di diffusione ad una data temperatura (cm²/s); 
  • L = semispessore delle lamelle (mm); 
  • t = tempo di estrazione (h). 
L'estrazione tramite solvente può essere condotta con flussi di materia (expeller e solvente) in controcorrente:

  • per percolazione: si ottiene facendo cadere sulla massa il solvente per gravità; 
  • per immersione: si immerge nel solvente in movimento la massa da disoleare; 
  • in controcorrente mista

  • Resa

La resa in olio del processo di estrazione è variabile, dal colza e dal girasole si estrae circa il 36-38% in peso di olio. E' ovviamente una resa media influenzata dalle modalità di estrazione e dalla specie vegetale. 

18 - Processi di produzione del cucchiaino

L'acciaio usato per la produzione dei cucchiaini (e delle posate in acciaio inox in generale) è prodotto in acciaierie con processi siderurgici. La materia prima è costituita da rottame di ferro che viene caricato, assieme a sostanze fondenti, in forni elettrici dove per effetto del calore avviene la fusione.

Al metallo liquido così ottenuto in grandi contenitori denominati siviere viene addizionato a piccole frazioni percentuali di altri metalli (nichel e cromo) per renderlo inossidabile e di altre sostanze speciali per eliminare le impurità non metalliche presenti. 

Viene successivamente solidificato nella forma di sezione rettangolare (brama) e in sequenza laminato fino a ridurne lo spessore a valori compresi tra 0,8 mm e 10 mm secondo la richiesta finale. Infine viene poi avvolto in rotoli denominati coils.

Gli acciai inox differiscono in base alla percentuale degli elementi costituenti la lega. Vengono classificati con la sigla AISI proveniente dagli Stati Uniti (American Iron and Steel Institute).

La lavorazione è definita a freddo perchè tutte le deformazioni (taglio, stiramento dell'acciaio, coniatura) sono realizzate senza riscaldare il materiale. 


Le fasi di lavorazione a freddo delle posate da coil sono:
  1. Tranciatura dello sviluppo del pezzo ovvero del profilo
  2. Laminatura con rulli per assottigliare la parte anteriore e ottenere un bilanciamento ottimale del pezzo
  3. Rifilatura della parte anteriore del pezzo (tazza del cucchiaio, rebbi delle forchette ecc.)
  4. Sgrassaggio per eliminare gli olii delle varie lavorazioni
  5. Coniatura per dare curvatura e ottenere la forma dell'oggetto finale
  6. Lucidatura realizzata con l'impiego di rulli abrasivi per eliminare la sbavatura delle "coste" e fresatura dei rebbi delle forchette e lavorazione di tutte le superfici con rulli per lucidatura e paste lucidanti per donare brillantezza
  7. Lavaggio per togliere residui di pasta abrasiva
  8. Controllo di qualità a monitoraggio costante affinché il prodotto sia conforme
  9. Confezionamento di protezione per stoccaggio in magazzino
Fonti:
EME Posaterie- Prodotti in Acciaio per la Cucina e la Tavola - Processo Produttivo